SANTUARIO S. RITA IN S. AGOSTINO
NOTIZIE STORICO-ARTISTICHE DELLA CHIESA S. AGOSTINO
Via Vittorio Emanuele, 310 - CATANIA
Rita, con l’insegnamento di un vangelo vissuto, ci porta a seguire Gesù Cristo. Anche nelle richieste di grazie c’è da vedere e scorgere ben altro: il bisogno che la gente ha di Dio, di accostarsi a Lui con maggiore fede, il bisogno di riconciliarsi col Signore con una buona confessione e, perché no, anche con la ricerca di sicurezze.
I giorni della festa di S. Rita, sono caratterizzati dalla riscoperta della nostra fede: i 15 giovedì di S. Rita, dove i vari momenti della sua vita sono filtrati proprio dalla sua grande fede nel Signore, i giorni che precedono e susseguono il 22 maggio con le varie celebrazioni liturgiche, l’enorme afflusso di fedeli provenienti da ogni parte della diocesi ed anche da fuori, con la celebrazione dell’eucaristia e di tante confessioni, si concludono a fine maggio.
Il 31 maggio del 2013, S. E. l’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, ha dedicato la Chiesa con la consacrazione del nuovo altare in marmo e delle 12 croci rappresentanti i 12 apostoli ed ha eretto la Chiesa in “Santuario Diocesano S. Rita in S. Agostino”
Qual è il motivo per cui una chiesa viene dichiarata santuario?
Il vero santuario è Cristo Redentore, custode dell’amore del Padre.
Inoltre la pietà popolare ha uno spazio espressivo di fede in un tempio santuario, spesso contraddistinto da particolari forme e pratiche devozionali, da pellegrinaggi, da frequenti segni di misericordia vissuti con i sacramenti e con la liturgia delle ore da parte di numerosi fedeli.
Questo santuario di S. Rita si contraddistingue per il grande insegnamento di S. Agostino, dottore insigne della Chiesa, per la straordinaria testimonianza di fede di S. Rita, per motivi storici di particolare devozione e per l’afflusso di tanti fedeli che durante l’anno e soprattutto in certe giornate particolari, celebrano con più intensità i sacramenti e momenti specifici di preghiera, di evangelizzazione e di catechesi e praticano l’accoglienza di tutti con uno stile di carità e di attenzione ai più poveri.
Notizie Storico-Artistiche della Chiesa S. Rita in S. Agostino
Taluni allievi del Santo fondatore perseguitati nell'Africa dai vandali, diocesi essersi rifugiati verso la fine del V secolo in Sicilia sul monte Etna. Nel 1239 si avvicinarono alle porte di Catania, e nel secolo XIV vi s'introdussero grazie all'opera del nobile Ferdinando Guerriero che si offrì in aiuto alla erezione dell'edificio nel sito attuale sulle rovine di alcune antiche fabbriche restaurate.
Distrutto l'edificio dal terremoto dell' 11 Gennaio 1693, non era ancora interamente rifatto quando il successivo terremoto del 1818 malmenò la parte delle fabbriche restaurate.
L'ex convento, già di proprietà del Municipio, è ridotto adesso, in parte, ad uso di abitazione di famiglie.
La chiesa appartenente ai Regolari, sorge nel corso Vittorio Emanuele col prospetto di pietra calcare rivolto a sud e preceduto da una gradinata di lava che rimonta all'anno 1564. Esso ha una porta, 8 semicolonne incastrate nei muri, un finestrone al centro con due colonette ai lati ed una soggetta davanti, due gigantesche statue di pietra calcare rappresentanti S. Agostiagano con una penna in mano ed in atto di calpestare l'eresia, e S. Tommaso di Villanova che, tenendo con la sinistra una borsa, fa con la destra l'elemosina d un ragazzo. Nel frontone vi è uno stemma.
Padre Gianni
Per la Chiesa S. Agostino il mese di maggio, è caratterizzato in particolar modo dalle celebrazioni in onore di Santa Rita, monaca agostiniana: devozioni praticate tutto l’anno, ma che in questo mese vengono maggiormente intensificate.
Da parte di alcuni che vivono la religiosità in maniera superficiale, non sempre motivata e illuminata dalla vera fede, si corre il rischio di ridurla a semplici coroncine e benedizioni di rose, di candele o di oggetti sacri, a richieste di grazie particolari alla “Santa degli impossibili”.
Guardiamo cosa ha di straordinario questa santa e il significato delle pratiche devozionali.
Rita è una santa poliedrica che abbraccia tutte le vocazioni: ragazza, sposa, madre, vedova, monaca, mistica, sofferente. Tutte le donne, in un modo o nell’altro, possono rispecchiarsi in lei. La sua straordinarietà è la semplicità e la piccolezza, il nascondimento, il coraggio di osare e di servire, la grande fiducia in Dio e l’intensa comunione con la passione di Cristo, tanto da condividere la sua sofferenza portando per 15 anni nella fronte, dono di Cristo crocifisso, una spina della sua corona.